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In Scozia c’è una grave carenza di personale che ha spinto il Paese a lanciare un appello per erogare il servizio.

Mega stipendi, più di un mese di ferie e immersi nella natura selvaggia scozzese, tra spiagge e scogliere rocciose. È la proposta che il servizio sanitario delle Isole Ebridi rivolge ai medici di famiglia, proponendo un totale cambio di vita dove apparentemente sono più i pro che i contro per chi fosse interessato.

I candidati lavorerebbero 40 ore a settimane nelle isole dell’Oceano Atlantico, a largo della costa occidentale della Scozia. Il tutto con lauti stipendi e a contatto con la natura.

Maxi stipendi e paesaggi da favola: l’offerta lavorativa per i medici in Scozia

Il servizio di assistenza sanitaria in Scozia cerca dei medici che possano lavorare 40 ore settimanali nelle lontane isole Uist e Benbecula. Il regime lavorativo, impegnativo, sarà però ripagato da 41 giorni di ferie all’anno e da un contesto naturale splendido, tra spiagge, natura e uno stipendio da 175mila euro all’anno (circa 150mila sterline).

Per accettare, gli interessati dovrebbero trasferirsi nello specifico nelle isole Uist e Benbecula, appartenenti all’arcipelago delle Ebridi (Western Isles), al largo della costa occidentale della Scozia, cercano medici di famiglia disposti a cambiare vita. È l’annuncio che il giornale britannico The Guardian riporta per conto di Nhs, il servizio di assistenza sanitaria a finanziamento pubblico in Scozia, in cerca di medici pronti a un radicale cambio di vita.

La Scozia ha difficoltà a trovare medici di famiglia

La ragione per cui la Scozia si lancia in un tale appello dipende dalle enormi difficoltà che il Paese ha nel trovare dei professionisti sanitari che possano coprire soprattutto le esigenze dei pazienti nei centri rurali e nelle aree lontane dalle grandi città. Secondo il sindacato dei medici British Medical Association, il fatto che la Scozia sia disposta a erogare stipendi così alti pur di trovare risorse è la dimostrazione che la crisi nel comparto sanitario scozzese sia più grave di quanto si pensi.

Si pensi che dal 2013 i medici di base che operano in Scozia sono scesi di 200 unità e il numero di studi del 9%, mentre il numero di pazienti è cresciuto del 7%. Quindi, soprattutto per i giovani medici italiani che vogliano espatriare, non c’è che da informarsi!

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