Sono ripresi in maniera intensa e massiccia i bombardamenti sulla Striscia, facendo saltare completamente la rete internet. Parallelamente all’avanzata aerea infatti, dalla serata di venerdì 27 ottobre, le forze di terra dell’esercito israeliano hanno esteso i loro blitz a Gaza. Mentre Tel Aviv ha specificato che non si tratta ancora della grande invasione di terra ufficiale annunciata da giorni, il consigliere politico senior del premier israeliano Benyamin Netanyahu, Mark Regev, in un’intervista a Msnbc, ha dichiarato: «Hamas sentirà la nostra ira stanotte, la vendetta inizia stanotte». Intanto Hamas ha risposto chiamando alle armi gli abitanti della Cisgiordania.
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Hamas will feel our wrath tonight, revenge will begin tonight – Netanyahu’s senior political advisor Mark Regev in an interview with MSNBC pic.twitter.com/pgBJxO7TZG
— Sprinter (@Sprinter99800) October 27, 2023
Israele: «Non è l’invasione di terra ufficiale»
Il portavoce delle forze di Difesa israeliane Peter Lerner ha detto ad Abc news che l’esercito israeliano sta lanciando un’incursione di terra nella Striscia di Gaza più ampia delle precedenti ma non si tratta ancora della grande invasione di terra ufficiale annunciata da giorni. Le forze di difesa israeliane stanno espandendo in queste ore le operazioni, ha detto il portavoce, e stanno facendo tutto il possibile per evitare perdite di civili, ma questa è «una guerra», una guerra che «Hamas ha iniziato».
İsrail ordu sözcüsü Peter Lerner, genişletilmiş kara operasyonlarının beklenilen resmi kara harekâtı olmadığını söyledi. pic.twitter.com/zXv18EOkTQ
— HÜR MECLİS (@HURMECLIS) October 27, 2023
Oms: «Persi i contatti con il nostro personale»
L’Organizzazione mondiale della sanità non è più in contatto con il proprio personale, le strutture sanitarie e gli altri partner nella Striscia di Gaza sotto assedio. Lo ha comunicato lo stesso direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus. Anche la Mezzaluna Rossa palestinese ha scritto su X di aver perso i contatti con tutti i centri operativi e le squadre attive nella Striscia. Il governo di Hamas ha infatti affermato che Israele «ha tagliato le comunicazioni e gran parte di Internet». Il Comitato per la protezione dei giornalisti (Cpj) si è detto «fortemente allarmato» dalle notizie di un blackout delle comunicazioni a Gaza. In una nota sul suo sito web, il Cpj ha affermato che il mondo sta «perdendo una finestra sulla realtà» di ciò che sta accadendo a Gaza, poiché gli organi di stampa perdono i contatti con i loro corrispondenti sul campo.
We have lost touch with our staff in Gaza, with health facilities, health workers and the rest of our humanitarian partners on the ground.
This siege makes me gravely concerned for their safety and the immediate health risks of vulnerable patients.
We urge immediate protection…
— Tedros Adhanom Ghebreyesus (@DrTedros) October 27, 2023
Risoluzione Onu sulla tregua
È stata votata la bozza di risoluzione dell’Assemblea Generale Onu sulla tregua a Gaza presentata dalla Giordania, con 120 voti a favore: 14 i Paesi che hanno votato contro ossia Usa, Israele, Austria, Croazia, Fiji, Cecoslovacchia, Guatemala, Ungheria, Isole Marshall, Micronesia, Nauru, Tonga, Papua Nuova Guinea e Paraguay. Tra i 45 astenuti, invece, Italia, Germania, Bulgaria, Finlandia, Grecia, Giappone, Sud Corea, Ucraina, Gran Bretagna, Slovacchia, Tunisia.
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120 in favor
14 against
45 abstentions
Countries adopt resolution calling for immediate & sustained humanitarian truce in the Middle East during an Emergency Special Session of #UNGA. https://t.co/XjKyOXQqu8 pic.twitter.com/nDh3Qj3MtV
— United Nations (@UN) October 27, 2023
«Collasso totale del sistema umanitario a Gaza»
«Il sistema umanitario a Gaza sta affrontando un collasso totale con conseguenze inimmaginabili per più di 2 milioni di civili». A lanciare l’allarme è il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, sottolineando che «data la situazione disperata e drammatica, le Nazioni Unite non saranno in grado di continuare a fornire aiuti all’interno di Gaza senza un cambiamento immediato e fondamentale nel modo in cui vengono inviati gli aiuti». E ancora «Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità» – ha aggiunto – «Questo è il momento della verità, la storia ci giudica tutti».
I repeat my call for a humanitarian ceasefire in the Middle East, the unconditional release of all hostages, and the delivery of life-saving supplies at the scale needed.
Everyone must assume their responsibilities.
This is a moment of truth.
History will judge us all. pic.twitter.com/z562jVDKri
— António Guterres (@antonioguterres) October 27, 2023
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