Raid su un altro campo profughi a Gaza, almeno 45 morti

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Almeno 45 persone sono state uccise e decine sono rimaste ferite in un attacco aereo notturno dell’esercito israeliano al campo profughi di Maghazi, nel centro della Striscia di Gaza, dove continuano a piovere missili. Dalle inizio delle operazioni «sono stati oltre 2.500 gli obiettivi terroristici colpiti» in attacchi via terra, via mare e dal cielo, fa sapere l’Idf, puntando il dito contro Hamas che «impedisce ai civili di mettersi in salvo nel sud di Gaza», mentre «si nasconde nella sua intricata rete di tunnel del terrore».

Sono 1,5 milioni i palestinesi sfollati nella Striscia

Circa 1,5 milioni di palestinesi sono sfollati all’interno della Striscia di Gaza, secondo un documento dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari. Le Forze di difesa israeliane hanno annunciato che permetteranno ai residenti di Gaza di evacuare lungo strade specifiche, nonostante le truppe siano finite sotto il fuoco il 4 novembre mentre cercavano di garantire un corridoio sicuro per i civili. La via principale per l’evacuazione sarà la Salah al-Din, con una finestra tra le ore 10 e 14 locali.

Raid su un altro campo profughi nella Striscia di Gaza, più di 50 morti. Gli aggiornamenti sulla guerra tra Hamas e Israele.
Un miliziano palestinese in un tunnel di Gaza (Ansa).

Antony Blinken incontra Abu Mazen in Cisgiordania

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken si sta recando a Ramallah per incontrare il presidente palestinese Abu Mazen. Lo riporta Haaretz. Si tratta del primo viaggio del capo della diplomazia Usa in Cisgiordania dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Intanto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha lasciato capire che ci sono progressi nel raggiungimento di una pausa umanitaria nella guerra a Gaza. Lo ha dichiarato ai giornalisti uscendo da una messa nel Delaware. A un reporter che gli ha fatto la domanda in merito, il presidente ha risposto “sì”, facendo il gesto del pollice su di approvazione.

Violenti scontri in Cisgiordania, due morti palestinesi

E proprio in Cisgiordania continuano i violenti scontri tra le forze israeliane e i palestinesi.  Due palestinesi sono stati uccisi dall’Idf ad Abu Dis, dove si contano anche sei feriti, due dei quali in gravi condizioni. Un ragazzo palestinese di 17 anni, Rami Izz Odeh, è morto a causa delle ferite riportate qualche giorno fa durante scontri nella città di Al-Ezariya, a est di Gerusalemme. Sale a 152 il numero di palestinesi uccisi da Israele in Cisgiordania dal 7 ottobre. Violenti scontri sono avvenuti anche a Jenin, Nablus, Tulkarem e in altre località.

Raid su un altro campo profughi nella Striscia di Gaza, più di 50 morti. Gli aggiornamenti sulla guerra tra Hamas e Israele.
Benjamin Netanyahu (Ansa).

Ministro evoca l’uso dell’atomica, Netanyahu lo sospende

«Arriveremo ai vertici di Hamas, arriveremo ed elimineremo Yihia Sinwar. E dico agli abitanti di Gaza: se voi arriverete a lui prima di noi, la guerra si accorcerà». Lo ha detto il ministro israeliano della difesa Yoav Gallant in una conferenza stampa al ministero della Difesa israeliano. Cresce intanto il malcontento nei confronti di Benjamin Netanyahu: manifestanti si sono riuniti per protestare davanti la residenza ufficiale a Gerusalemme del premier, chiedendo le sue dimissioni per quanto accaduto il 7 ottobre. Netanyahu ha sospeso a tempo indeterminato il ministro israeliano per gli Affari e il Patrimonio di Gerusalemme, Amichai Eliyahu, che durante un’intervista radiofonica non ha escluso l’uso della bomba atomica sulla Striscia di Gaza.

 

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