I fatti risalirebbero al 2021, quando alla procura di Roma è arrivata una denuncia che riguarda alcuni agenti della polizia penitenziaria e delle detenute transessuali. Il racconto riportato su Repubblica è quello di Paola (nome di fantasia), una trans brasiliana reclusa a Rebibbia che riferisce di aver subito degli abusi da parte di due agenti.
Le nozze dopo la scarcerazione
Secondo la presunta vittima, gli abusi non sarebbero avvenuti solo nei suoi confronti, ma anche verso altre compagne di cella. Paola però racconta anche un epilogo a lieto fine, come quello tra un agente e un’altra detenuta transessuale, tra i quali sarebbe nata una relazione che li ha portati alle nozze, dopo la scarcerazione. In questo caso tuttavia, non è stato commesso alcun reato.
Il lavoro del pm
Al pm Claudia Terracina è stato affidato il compito di valutare la veridicità di quanto riportato nella denuncia. Secondo quanto reso noto dal quotidiano, molti dei trans tirati in ballo da Paola non erano detenuti a Rebibbia nel periodo in cui lei sosteneva che si fossero consumate le violenze, mentre sugli abusi subiti in carcere la pm ha concluso che la storia è vera, ma lei avrebbe accettato quegli incontri per avere un trattamento di favore. Ecco perché il reato contestato è induzione indebita e non violenza sessuale. Una vicenda delicata e per la quale è stata fissata la prima udienza per metà dicembre.
Powered by WPeMatico