Città del Messico nasconde in bella vista tutta la sua storia. Queste le tracce più evidenti ed emozionanti del passato atzeco.
Il fascino del Sudamerica è un fascino che in parte scaturisce dalla consapevolezza che tutto ciò che è ora visibile fa parte di culture che esistevano nello stesso periodo in cui sul nostro lato l’oceano gli antichi romani muovevano a stento i primi passi. Purtroppo tanta parte della cultura precolombiana è andata totalmente distrutta nello scontro con i conquistadores. Ma parte di quella grande cultura è ancora visibile e lo è per esempio a Città del Messico. Che sorge su quella che un tempo era Tenochtitlan.
Le tracce dell’antica capitale azteca
Prima che arrivassero gli spagnoli, la capitale dell’impero azteco, Tenochtitlan sul lago Texcoco era una città isola da oltre 140.000 abitanti. Qualcosa che nel 1500 in Europa era pressoché impossibile da immaginare.
Tanta parte di quella che era la vecchia città fu demolita per lasciare il posto alle costruzioni nuove ma è chiaro che, come sempre succede nella storia, alcuni luoghi semplicemente cambiarono destinazioni d’uso. E la dimostrazione è quello che è stato trovato nei pressi della grande cattedrale di Città del Messico. Qui nel 1978 è stata trovata una grande piramide denominata Templo Mayor. Ciò che è stato trovato fa ora parte di una affascinante collezione ospitata nel museo dedicato proprio alle origini azteche di Città del Messico.
Plaza de las Tres Culturas
Un secondo luogo che va visto se vuoi entrare nella dimensione interculturale della capitale dello Stato del Messico è Plaza de las Tres Culturas. Questa piazza si trova nella zona di Tlatelolco e assomiglia ad una gigantesca macchina del tempo.
Sulla stessa area si trovano infatti le rovine squadrate del vecchio tempio di Tlatelolco, tra i più importanti della cultura atzeca, accanto a una chiesa di foggia tipicamente spagnola. La chiesa, denominata Templo de Santiago, è stata costruita utilizzando pietre provenienti dal tempio e dalla zona del mercato che su questa piazza si apriva in epoca precolombiana. E su questa piazza si sono anche scontrati giovani dimostranti e governo nei tumulti del 1968.
Cuicuilco
Uscendo dalle aree più famose di Città del Messico è possibile trovare altre tracce importanti e interessanti della cultura azteca. Nell’area di Tlalpan si trova per esempio un sito archeologico denominato Cuicuilco, che tradotto dalla lingua Nahuatl significa luogo delle canzoni. La storia di Cuicuilco è una storia estremamente antica e è iniziata molto prima anche dell’arrivo degli Aztechi, nel 1400 avanti Cristo. Le testimonianze sono ora raccolte in un bel museo che si trova all’interno di un parco che può essere esplorato per respirare davvero l’aria della storia.
Santa Cecilia
Spostandosi verso nord da Città del Messico, si incontra il piccolo centro denominato Santa Cecilia. Un centro di dimensioni modeste ma che, hanno scoperto gli archeologi, durante l’Impero azteco era uno dei centri religiosi più importanti di tutta la regione. Con l’arrivo degli Spagnoli la maggior parte delle costruzioni originali è andata perduta e i materiali sono ovviamente stati riciclati, un po’ come successo a Città del Messico.
Ma anche così, quello che rimane e soprattutto quello che è stato inserito all’interno del museo sorto qui basta a lasciare senza fiato. Tra le costruzioni ancora in piedi una piccola piramide che è stata totalmente restaurata e che, anche senza essere di dimensioni particolarmente imponenti, è di certo un esempio sopraffino di ciò che erano in grado di costruire i popoli precolombiani.
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