«Tajani sbaglia» a dire che «non si alleerà mai con Afd e con Marine Le Pen». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a margine della convention Free Europe organizzata dal gruppo Identità e Democrazia alla Fortezza da Basso di Firenze. «Mi spiacerebbe che qualcuno di centrodestra preferisse la sinistra ad alleati di centrodestra. Io posso dire che chi sceglierà la Lega in Europa sceglie l’alternativa a sinistra. Quindi rinnovo l’invito al centrodestra in Italia a essere unito in Europa, poi non posso imporre niente controvoglia a nessuno», ha aggiunto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Che poi attacca il commissari Ue Paolo Gentiloni, «che già prepara il rinnovo dell’inciucio popolari-socialisti».
«Oggi presentiamo l’Europa dei diritti contro l’Europa dei tagli e dei Soros»
«Oggi presentiamo agli italiani e a tutti gli europei un’idea di Europa diversa. L’Europa dei diritti contro l’Europa dei tagli, dei Soros. La Lega offre questa possibilità agli italiani e agli europei. Se qualcuno preferisce continuare a inciuciare con i socialisti lo faccia. Non posso mica impedirglielo», ha affermato il leader del Carroccio. «Oggi c’è il primo partito di Francia, di Olanda, di Austria, del Belgio, il secondo partito di Germania e un partito di governo italiano. Non siamo un cantiere nero, anzi c’è un’onda blu. I dati ci dicono che oggi siamo la quarta forza politica al Parlamento europeo. L’obiettivo è di arrivare ad essere la terza, ed essere determinanti. Offriamo il nostro contributo», ha aggiunto il vicepremier.
La frecciata alla sinistra: «C’è chi ancora non è riuscito a condannare le stragi di Hamas»
Salvini ha inoltre detto la sua sul conflitto in corso in Medio Oriente lanciando una frecciata alla sinistra: «C’è qualcuno che ancora non è riuscito a condannare le stragi di Hamas. Oggi qui a Firenze, da questo incontro, uscirà una condanna chiara di ogni tipo di estremismo, di fanatismo, di terrorismo e di violenza, e per quello che riguarda me personalmente il pieno sostegno al popolo di Israele che ha diritto di esistere ed è una democrazia solidale, sviluppata, avanzata, per molti punti di vista un modello. Mi stupisce che a sinistra questo diritto di Israele non riesca proprio semanticamente ad articolarlo come un discorso».
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