Sangiuliano: «Sul tax credit sono stato crocifisso dalla casta»

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«Sono stato crocifisso sui giornali da una casta molto, molto ricca, solo perché mi sono permesso di dire che ci sono cose sospette che ti fanno riflettere, film che ricevono milioni e milioni di contributi pubblici e vengono visti da pochissime persone, solo perché mi sono permesso di toccare questo santuario di potere». Sono le parole del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenuto all’evento L’Italia vincente. «Il tax credit» ha aggiunto durante la festa di FdI per un anno di governo «è passato dai 400 milioni del 2019 ad oltre 800 milioni, una cifra enorme con cui si potrebbero fare tante cose».

«Faremo un piccolo taglio»

Il ministro ha poi precisato: «Faremo un piccolo taglio, ma vogliamo incidere sul meccanismo di spesa e renderlo più efficiente». Con i fondi del tax credit, «si potrebbero per esempio acquistare tante macchine per la Tac per abbattere liste di attesa», ha sottolineato Sangiuliano rivolgendosi al ministro della Salute Orazio Schillaci, anche lui presente all’evento. «Aver parlato di una riforma» – ha ribadito – «non significa non ritenere l’audiovisivo fondamentale, un’industria importante per l’Italia, che riconosco e davanti alla quale mi inchino. Ma solo per aver pensato di rendere il sistema più efficiente, uno viene crocifisso”.

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