Come avviene ormai da diversi anni, il 17 novembre, in occasione della giornata internazionale dello studente, i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori scenderanno in piazza per un sciopero che ha lo scopo di continuare a chiedere e promuovere un cambiamento nel mondo dell’istruzione italiano. Al centro della mobilitazione, che si inserisce nel più ampio sciopero generale indetto da Cgil e Uil, c’è l’Unione degli studenti che sfilerà con Link e Rete della conoscenza in tutto il Paese.
Contro la scuola del merito
I ragazzi e le ragazze chiedono di abolire la scuola del merito, perché crea, nella loro visione, soltanto esclusione e diseguaglianza, punisce e reprime, dando alla formazione il ruolo di completa subordinazione alle logiche aziendali. Gli studenti lamentano anche lo scarsa comunicazione con il ministero dell’Istruzione: «Non accettiamo più che le nostre proposte e richieste vengano ignorate dalla politica».
Cosa chiedono gli studenti
Nel manifesto nazionale «I diritti non si meritano», realizzato da un confronto tra gli studenti di tutto il Paese, emergono anche le principali rivendicazioni dello sciopero del 17 novembre. In particolare si cerca di ottenere:
- il diritto ad un’istruzione completamente gratuita, con una Legge nazionale sul diritto allo studio e almeno il 5 per cento del PIL all’istruzione;
- il diritto ad una scuola non subordinata alle aziende e ai privati, con l’abolizione dei PCTO e delle forme di alternanza scuola – lavoro in favore dell’istruzione integrata;
- il diritto a spazi sicuri e adeguati, con interventi massivi sull’edilizia scolastica;
- il diritto ad una scuola tutelante, con una riforma della didattica e della valutazione ed interventi per la tutela del benessere psicologico;
- il diritto a decidere nelle nostre scuole, con il potenziamento della rappresentanza studentesca ed un nuovo Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse.
Le piazze dello sciopero del 17 novembre
Lo sciopero del 17 novembre degli studenti interesserà circa 40 città in tutta Italia, con i presìdi ed i cortei che si svolgeranno nelle seguenti piazze:
- Torino, Piazza XVIII dicembre, ore 9.30;
- Cuneo, Stazione, ore 9;
- Genova, Piazza Corvetto, ore 9;
- La Spezia, Piazza Saint Bon, ore 9;
- Milano, Largo Cairoli, ore 9.30;
- Bergamo, Piazza Marconi, 8.30;
- Brescia, Stazione, 8.30;
- Monza, Stazione, ore 8;
- Como, Comune, ore 9;
- Busto Arstizio, Largo Ugo Foscolo, ore 8;
- Lecco, Piazza Garibaldi, ore 15;
- Udine, Piazza Cavedalis, ore 8:30;
- Bologna, Piazza Verdi alle ore 10 e Piazza Scaravilli alle 13;
- Firenze, Piazza Indipendenza alle ore 9 e Santa Maria Novella alle ore 15;
- Roma, Piazza del Popolo, alle ore 9.30;
- L’Aquila, Collesapone, alle ore 8.30;
- Pescara, Piazza Salotto, alle ore 8.30;,
- Chieti, Piazza Garibaldi, alle ore 9;
- Lanciano, Piazza Plebiscito, alle ore 10.30;
- Perugia, Piazza Partigiani, ore 8.15;
- Terni, Piazza dell’orologio, ore 8.30;
- Campobasso, Piazza della Prefettura, ore 9.30;
- Napoli, Piazza Garibaldi, ore 10;
- Salerno, Piazza della Concordia, ore 8:30;
- Avellino, via de Concilis, ore 9;
- Sarno, Piazza 5 Maggio, ore 9.30;
- Afragola, viale S. Antonio, ore 10;
- Potenza, Piazza Zara, ore 9;
- Cagliari, Piazza Giovanni XXIII, ore 9.30;
- Palermo, Piazza Verdi, ore 9;
- Bari, Piazza Umberto, ore 9;
- Foggia, Palazzo Dogana, ore 9.30;
- Ostuni, viale dello Sport, ore 9;
- San Severo, Stazione, ore 9;
- Francavilla, Piazza Umberto, ore 9.
Powered by WPeMatico