In Italia ci sono 51 aeroporti, calcolando anche quelli minori si arriva a cento, cioé un aeroporto ogni 5 908 chilometri quadrati di territorio. Ci si domanda se tutti questi aeroporti siano necessari veramente e se non comportino troppe spese. L’occasione per affrontare questo argomento è stato dato dal recente rifinanziamento dell’aeroporto di Foggia, che concretamente da circa due mesi non ha alcuna attività rilevante poiché attualmente non ha alcun volo di linea e nel mese di novembre, ad esempio, ha avuto solo seicento passeggeri. La compagnia aerea svizzera Darwin, che collegava Foggia a Torino, Milano e Palermo, ha deciso di abbandonare lo scalo questo dopo che, esauriti i soldi pubblici (circa 6 milioni di euro annui, 100 euro a passeggero) ha provato a mantenere da sé i voli ma senza successo. Pare evidente che non sia indispensabile un aeroporto a Foggia posta la vicinanza con l’aeroporto di Bari che è meglio collegato e preferito anche dalle compagnie low cost. Nonostante questo i politici pugliesi, in particolare foggiani, senza distinzione di bandiera, si sono fortemente battuti per far arrivare altro denaro all’aeroporto di Foggia (circa 15 milioni di euro) per tenere in vita l’aeroporto senza voli, un aeroporto che non pare interessare né passeggeri né compagnie aeree ma che i politici definiscono importante per evitare l’isolamento del loro territorio.