Centinaia di migliaia di persone hanno invaso le piazze dei capoluoghi spagnoli, rispondendo alla chiamata del Partito Popolare che per domenica 12 novembre ha chiamato i cittadini a protestare contro la fiducia al nuovo governo del socialista Pedro Sánchez.
Al centro delle protesta l’accordo sull’amnistia ai secessionisti catalani
I manifestanti hanno protestato contro l’accordo del Partito socialista con il partito separatista catalano Junts che prevede l’approvazione di una legge che garantisce l’amnistia alle persone condannate per il tentativo della Catalogna di secedere dalla Spagna nel 2017. L’accordo ha suscitato onde d’urto in tutto il Paese, con gli oppositori conservatori di Sànchez che lo hanno accusato di «golpe» contro la Costituzione spagnola. «Non staremo zitti finché non ci saranno nuove elezioni», ha detto il leader del Partito popolare, Alberto Nunez Feijoo, davanti a una folla esultante gremita nella piazza Puerta del Sol di Madrid.
Today, hundreds of thousands of Spanish people have taken the streets in protest against the government. Squares all over the country have witnessed massive protests. The biggest protest took place in Madrid, but there have been protests in most of the Spanish cities. pic.twitter.com/2Dlj3SrSxT
— Iberian Spirit ✠ (@IberianSpirit) November 12, 2023
Oltre 160 mila persone nelle piazze
Le autorità hanno riferito che a Madrid si sono radunate 80 mila persone, mentre a Barcellona la polizia locale ha detto che i manifestanti erano 6 mila. Il numero ha raggiunto le 30 mila persone a Granada e 50 mila a Siviglia, e altre proteste hanno avuto luogo a Malaga, Palma e Valencia. Molti portavano bandiere spagnole e dell’Unione Europea, altri avevano cartelli con la scritta «Sánchez traditore». «Molte persone che conosco che votano per i socialisti si sentono assolutamente deluse perché Sánchez non ha mai detto che l’amnistia sarebbe stata parte del suo programma», ha detto a Reuters una manifestante.
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