Tirrenia verso il fallimento e la lavoratori in agitazione. La Uiltrasporti preme per lo sciopero, previsto per il 30 e il 31 agosto prossimo, anche se la legge vieta esplicitamente l’astensione dal lavoro fino al 5 settembre ( al di fuori quindi delle date di rientro dalle ferie). Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha convocato i vertici delle sigle sindacali – Uiltrasporti, Fit-Cisl e Filt-Cgil- per il 6 settembre alle 17.30, ma per ora non ci sono accordi.
La Uiltrasporti riconosce l’atto di responsabilità del governo ma ha fatto sapere che non intende rinviare lo sciopero di 48 ore. Salvo cambiamenti dell’ultima ora si prevedono grossi problemi per il contro esodo, di quanto si trovano in vacanza sulle isole.
Così il segretario della Uiltrasporti Giuseppe Caronia : ‘Il 6 settembre il ministro Matteoli non avrà sicuramente niente di nuovo da dirci rispetto a una data antecedente al 30 e al 31. Evidentemente si vuole sfidare i lavoratori minacciando come se fosse una clava qualche provvedimento coercitivo che suppongo abbia in mente di attivare. In questa fattispecie è prevalente il diritto dei lavoratori ad esercitare lo sciopero, visto che c’è in discussione il loro posto di lavoro, sul diritto alla mobilità dei passeggeri. Tra i due diritti in questo momento è prevalente quello di chi difende la propria vita’.