Che Torino abbia fama di essere una città ”magica” non è un mistero. Che sia possibile passeggiare per le sue vie e i suoi portici alla ricerca di simboli esoterici, e’ risaputo. Adesso e’ disponibile persino un itinerario fra draghi e dragoni: a idearlo, e a renderlo accessibile a tutti grazie a Internet, e’ il Caus (Centro arti umoristiche e satiriche), che lo ha battezzato, giocando su un presunto collegamento fra il leggendario animale e il diavolo, ”Torino contro Belzebù”’.
LA MAPPA ESOTERICA DELLA CITTA’
Dal sito dell’associazione (www.caus.it) si puo’ liberamente ricavare una mappa su cui sono evidenziati i punti della citta’ dove compaiono figure di draghi, dal Duomo ai palazzi della zona liberty passando per luoghi impensabili come le fontanelle, le ludoteche della periferia, i parchi pubblici. I draghi spuntano dalle facciate delle case, dalle vetrate delle chiese, dalle cancellate, dalle maniglie dei portoni, dai murales. L’internauta puo’ godersi le fotografie e, se non e’ troppo pigro, puo’ recarsi sul posto. ”Torino vs. Belzebu”’ non e’ la prima gita virtuale elaborata dal Caus. Altre sono dedicate allo zodiaco, alle maschere grottesche, alle opere d’arte nascoste negli androni.
L’ITINERARIO DEI DRAGHI
L’itinerario sui draghi si aggancia – come spiega il curatore, Raffaele Palma – a due antichissime leggende, quella del contadino che aizzo’ un toro contro il dragone che esasperava le genti del posto e quella del toro e del dragone che, insieme, salvarono le popolazioni da una terribile piena del Po. ”Il toro – spiega Palma – divenne il simbolo di Torino e anche il dragone trovo’ il suo degno spazio nella citta’ nascente. Entrambi sono fra i decori architettonici piu’ raffigurati sugi esterni degli edifici e nei giardini, confondendosi spesso con biscioni, chimere, tritoni, aquile, sfingi”. Ma di draghi, osserva Palma, ce ne sono due: ”Il cattivo e’ simbolo del male, e’ amico degli inferi, il buono raffigura la giustizia, la forza cosmica, e’ un alleato dell’umanita’. Anche su questo Torino e’ divisa”. E il Caus, con l’itinerario, sembra voler prendere posizione, sembra voler flirtare con la fama sulfurea della capitale subalpina al solo scopo di esorcizzarla, di cacciarla via. Non e’ un caso che il progetto si chiami ”Torino contro Belzebu”’, come la partita che, nelle icone sacre, si manifesta nelle immagini di San Giorgio che uccide il drago-demonio o della Madonna che calpesta un malefico rettile.