Incastonato come una gemma nella parete rocciosa del Monte Taleo, nei pressi di Subiaco, il Santuario del Sacro Speco è da quasi mille anni uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina.
È un luogo mistico, immerso nella splendida natura del Parco regionale dei Monti Simbruni. Qui le leggende narrano che si fosse rifugiato in una grotta sacra San Benedetto, tanto da convincere i monaci a costruire un intero complesso attorno al Sacro Speco roccioso. Da qui il nome di Monastero del Sacro Speco, un complesso di chiese che ospitano oggi alcune delle opere d’arte più belle del XIII e XIV secolo, tra cui il più antico ritratto sopravvissuto di San Francesco D’Assisi.
Cosa vedere nel Monastero del Sacro Speco?
Incastonato come una gemma nella parete rocciosa del Monte Taleo, nei pressi di Subiaco, il Santuario del Sacro Speco è da quasi mille anni uno dei luoghi più significativi della spiritualità benedettina. Qui infatti è custodita la stessa grotta in cui visse da eremita il giovane San Benedetto da Norcia agli inizi del VI secolo, seguendo l’esempio dei Padri del deserto.
Ancora oggi, pur circondata da straordinari capolavori architettonici e artistici realizzati nel corso dei secoli, la grotta trasmette il senso autentico della fuga mundi di San Benedetto, fondamento di ogni tipo di vita monastica. La Chiesa Inferiore, appena sopra la grotta, risale al XII secolo e costituisce il nucleo originario del monastero. La Chiesa Superiore fu aggiunta alla metà del XIV secolo. Oggi il Monastero di San Benedetto e il vicino Monastero di Santa Scolastica costituiscono un unico complesso spirituale.
Il Monastero è incastonato nella parete rocciosa del Monte Taleo, vicino a Subiaco. Il luogo dove si ritirò il santo divenne luogo di culto già nel VI secolo. Oggi il Monastero comprende diverse cappelle scavate nella roccia a cui è annessa la struttura. Da non perdere i cicli pittorici del XIII e XIV secolo: affreschi splendidamente conservati raffiguranti la Passione di Cristo, la vita della Madonna e la vita di San Benedetto da Norcia. Ospita inoltre il più antico ritratto di San Francesco d’Assisi, giunto a Subiaco nel 1223. Nel refettorio si può ammirare la splendida Ultima Cena del XIV secolo.
La storia
Il monastero è costituito da un insieme di edifici che comprendono due chiese, numerose cappelle e grotte collegate da scalinate, tutte erette su alti archi e sporgenze. Il monastero cominciò a crescere nel IX secolo d.C. e integrò pian piano i luoghi divenuti sacri all’ordine benedettino.
Per tre anni, alla fine del V secolo d.C., San Benedetto scelse di rimanere solo all’interno di uno degli eremi rupestri della zona, oggi noto come “Grotta del Sacro Speco”, in preghiera e meditazione. Erano gli anni della codificazione delle norme, descritte nella sua “Regula” con la famosa “Ora et Labora”, che avrebbero dettato per secoli la vita dell’ordine benedettino e tutta la disciplina monastica in Europa.
I luoghi che facevano parte della vita quotidiana del Santo e della sua esperienza spirituale possono essere vissuti ancora oggi. Tra questi, oltre alla Grotta del Sacro Speco, figurano il Bosco Santo, attraverso il quale si accede al Convento, la Grotta dei Pastori, dove predicava ai pastori locali, e la Scala Santa che facilitava il cammino verso la Grotta.
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