«La Corte di assise di appello» ha «invertito i poli del ragionamento indiziario» in quanto «l’esclusione di possibili ipotesi alternative non può supplire alla carenza di certezza dell’indizio», inoltre la Corte di assise di appello di Palermo «non ha osservato il canone dell’oltre ogni ragionevole dubbio quale metodo di accertamento del fatto».
Il verdetto e le assoluzioni
Con queste motivazioni – si legge nel verdetto 45506 della Cassazione depositato venerdì 10 novembre – gli ‘ermellini’ hanno confermato l’assoluzione nel processo sulla presunta trattativa Stato-Mafia degli ex ufficiali del Ros Mario Mori, Antonio Subranni, Giuseppe De Donno e per l’ex parlamentare Marcello Dell’Utri.
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