Turismo lento, di cosa si tratta e quali sono le mete in cui trovarlo

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Il turismo lento, un ritorno a conoscere e scoprire posti nuovi all’insegna di un profondo rispetto della natura e di chi la abita.

Umbria
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Ultimamente sempre di più si sente parlare di “turismo lento”, ma spesso non se ne conosce il significato più profondo. Perchè il turismo sia visto in questo senso, deve rispondere ad alcune linee guida importanti.

Deve, cioè, rispondere ad alcuni parametri imprescindibili che lo caratterizzano, come, per esempio, l’autenticità, la sostenibilità, il tempo, la lentezza e l’emozione. E’ la ricerca della conoscenza dei luoghi accompagnata dal profondo rispetto della natura e di chi la abita.

Il Ministero del Turismo, in collaborazione con le Regioni Italiane, ha proposto l’iniziativa “Scopri l’Italia che non sapevi”. L’obiettivo è quello di far conoscere itinerari ancora poco conosciuti alla maggior parte delle persone.

Da qui partono due progetti molto interessanti legati al turismo lento. Un modo diverso di vivere la vacanza lontano dal rumore assaporando la tradizione enogastronomica, circondati dalla natura incontaminata che la nostra penisola ancora offre.

Turismo sostenibile

Ed è proprio in questo senso che nasce “Cammini aperti”. L’iniziativa è della Regione Umbria e presenta ben 42 itinerari. Un’opportunità aperta a tutti e che permette di conoscere più da vicino questa bellissima regione.

L’evento si terrà il 13 e il 14 Aprile di quest’anno. I percorsi vanno dai sei ai 10 chilometri e non richiedono nessuna competenza particolare. Per partecipare a questa opportunità è sufficiente registrarsi sul sito sito Viaggio Italiano.

L’Umbria è una bellissima regione ed è sempre più scelta come meta turistica. E questo progetto è molto Importante ed ha come obiettivo quello di promuovere un turismo sostenibile.

L’assessore al turismo della Regione Umbria, Paola Agabiti, ha sottolineato l’importanza di valorizzare il territorio e di preservarne l’identità attraverso lo sviluppo dei numerosi sentieri naturalistici e dei cammini religiosi.

Toscana
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L’altro progetto è stato presentato dalla Regione Toscana. L’intenzione è quella di valorizzare il turismo enogastronomico attraverso due sensi in particolare l’olfatto e il gusto e porta il nome di “Aromi d’Italia”.

L’olfatto, in particolare, è uno dei sensi più antichi, in grado di evocare ricordi molto lontani e che offre la possibilità di un’esperienza immersiva e coinvolgente. La Toscana ha deciso di promuovere un turismo enogastronomico lento.

Tour culinario

E ha deciso di farlo attraverso i profumi e gli aromi della cucina della tradizione. Un’esperienza per riscoprire una parte del territorio italiano. Il progetto prevede anche un tour culinario a bordo di un autobus speciale.

Si tratta di un mezzo dotato di una cucina professionale e di una serie di tavoli in grado di ospitare fino a 30 persone. L’autobus percorrerà l’intera penisola, isole comprese, tra aprile e maggio, e offrirà ai propri ospiti i piatti tipici delle regioni in cui si trova.

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