Le mance in Asia si danno? Funziona come da noi o come negli Stati Uniti? Per evitare figuracce al prossimo viaggio ecco cosa devi sapere.
Per i viaggiatori una delle questioni che rimane sempre un po’ irrisolta è quella delle mance. In alcuni Paesi, e uno su tutti gli Stati Uniti, la mancia è diventata un obbligo, dato che costituisce una parte sostanziosa di quello che è poi lo stipendio a fine mese di camerieri e fattorini. Ma da noi in Italia, per esempio, la mancia è qualcosa che si dà solo in determinate occasioni. Come muoversi? Proviamo a fare un po’ d’ordine cominciando con l’Asia.
Mance in Asia? Chi sì e chi no
In linea di principio nei Paesi dell’Estremo Oriente non c’è tradizione di mancia. Per esempio se pensi di voler dare qualche yen in più a chi ti sta servendo al ristorante rischi di fare una figuraccia. In Giappone, infatti, è d’obbligo per chi lavora nella ristorazione e nell’accoglienza essere sempre estremamente gentile.
Ma questo non significa che non si possano lasciare mance: tieni presente però che, un po’ come da noi, si tratta di un modo per sottolineare che il servizio è stato realmente di gran lunga superiore a quello che ci sia sarebbe aspettati. Sempre parlando di ristoranti, se per esempio ti trovi in India c’è invece la tradizione di lasciare una mancia che di solito è tra il 10% e il 15% di quello che hai speso. Paesi invece come la Cina, il Vietnam, la Malesia non hanno lavoratori che si aspettano di ricevere per forza una mancia. Anche se, un po’ come succede in Giappone, si sta facendo strada una nuova tradizione di accettazione senza obbligo.
In linea generale però non devi sentirti in difetto se non lasci mance. Un’ultima informazione riguarda invece per esempio le Maldive dove, di solito, viene già inserito un 10% per il servizio e quindi non c’è bisogno di lasciare nessuna mancia: semplicemente i camerieri e le cameriere non se lo aspettano.
Come funziona in hotel?
Chiarito che nei ristoranti dell’Estremo Oriente e del Sud-est Asiatico di solito nessuno ti guarderà storto se non hai intenzione di lasciare una mancia, c’è da chiarire la questione legata al personale dell’albergo.
Anche per gli alberghi le tradizioni sono dure a morire. Ma per esempio in India tutti sono contenti se decidi di lasciare qualche rupia a chi ti sta portando i bagagli oppure a chi si occupa di rassettare la tua stanza.
Molto diverso invece il discorso in Cina e in Giappone. In Cina, gli alberghi più blasonati inseriscono già una percentuale per il servizio ma puoi lasciare qualche yuan in più ai facchini, senza essere guardato con sorpresa. In Giappone, invece, se vuoi lasciare una mancia non devi assolutamente darla in mano al personale. Il modo per evitare che il tuo gesto di cortesia e apprezzamento venga rifiutato è quello di lasciare il denaro in una busta nella stanza.
Taxi e guide turistiche
Per i taxi devi sapere che per esempio nessuno in Cina e in Corea del Sud pretende la mancia mentre, una piccola anomalia, i tassisti giapponesi accolgono con favore se, un po’ come facciamo noi in Italia, lasci loro il resto rispetto alla tariffa che avresti dovuto pagare. Stesso discorso per India, Thailandia, Cambogia e Vietnam. In luoghi come Indonesia, Filippine e Malesia c’è invece un 10% fisso.
Se scegli di fare un viaggio organizzato con una guida turistica locale e con spostamenti compresi devi tenere presente che in Thailandia, Vietnam, Malesia, Cambogia e Giappone le guide apprezzano una mancia che può equivalere a circa 10 euro. Sempre in Giappone, se oltre alla guida (alla quale la mancia va data sempre in una busta) utilizzi anche degli autisti privati per loro un gesto di cortesia non è la mancia quanto il pranzo.
A Singapore e nelle Filippine la mancia che dai alla guida dovrebbe prevedere anche una parte per gli autisti ma non te ne devi occupare tu: se vuoi dare la mancia puoi darla alla guida e poi sarà compito suo ridividerla con gli autisti.
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