Siracusa ospita una necropoli tutta da visitare, un’area naturalistica ed archeologica di grande interesse storico.
Siracusa, cittadina bellissima della Sicilia orientale, oltre alle sue numerosissime e interessanti aree storiche ce n’è una molta suggestiva già a partire dall’etimologia del suo nome. Pantalica deriva dal greco e significa “tutto pietra”. Secondo altri storici deriva, invece, dall’arabo significa “pieno di grotte”.
Si tratta di un sito archeologico che ospita una necropoli. E’ una zona naturalistica incontaminata che si fonde armoniosamente con i resti archeologici che si possono ammirare. E’ un sito preistorico che risale all’epoca che va dall’età del bronzo a quella del ferro.
Si trova su un altopiano che regala un panorama unico sui canyon formati dai fiumi Calcinara e Anapo. Il popolo indigeno che si insediò durante l’età del bronzo diede vita a una Necropoli che presenta molte tombe scavate nella roccia.
Sull’Acropoli i costruttori, forse, micenei, edificarono il palazzo del principe, Anaktoron. La posizione permetteva di avvistare in fretta l’arrivo di probabili nemici. E’ possibile visitarlo ancora oggi insieme agli oratori di San Micidiario, di San Nicolicchio.
Grotte e necropoli preistoriche
Ed ancora il villaggio della Cavetta e l’Oratorio del Crocifisso dove si possono ammirare i resti degli affreschi del tempo. La Grotta del Crocifisso si trova nella zona del Monte Cofano e presenta alcune caverne di formazione dolomitica.
La Grotta dei Pipistrelli, altro luogo visitabile, venne utilizzata per un certo periodo come chiesa e deve il suo nome alle colonie di pipistrelli che la abitano. A Pantalica, nel tempo, sono state rinvenute diverse Necropoli da poter visitare.
Come la Necropoli di Filiporto che presenta circa mille tombe, Una a nord – ovest considerata tra le più antiche, quella della Cavetta dove si possono ammirare anche diverse dimore bizantine.
La più grande è la Necropoli del nord e quella a sud risale al IX – VIII secolo a.C. Le Necropoli di San Martino presentano delle tombe a volta che risalgono all’epoca preistorica ed anche l’Ipogeo di Dioniso e la Grotta di Sant’Anna.
La città di Siracusa è una destinazione in cui è possibile perdersi nelle sue bellezze storiche. E’ una zona della Sicilia ricca di storia e di cultura da visitare in qualsiasi periodo dell’anno.
Un’isola che affascinò grandissimi artisti
La sua origine risale al periodo del Neolitico, ma la sua grandezza è dovuta ai Corinzi che la fondarono ben più di 2000 anni fa, nel VI secolo a.C. Si insediarono sulla particolare e caratteristica isola di Ortigia che si estende su un chilometro quadrato di terra.
Divenne famosa per la fonte Aretusa che richiama il mito di Alfeo e di Aretusa, il cui fascino conquistò, nel corso dei secoli, molti autori come Pindaro, Virgilio, Ovidio, D’Annunzio e Quasimodo.
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